Mettetevi pure l’anima in pace, cari amici giallorossi. Il Milan ha comprato Ronaldinho e proclama solennemente che non ce ne sarà per nessuno. E in fondo, visto che lo scudetto manca dalla bacheca di Trigoria dal 2001, la forzata rinuncia al tricolore sembrerebbe il male minore. Ripiegare sulla Coppa Italia? Giammai. Perché da Via Turati fanno sapere di puntare allo slam vincendo entrambi i trofei nazionali e la Coppa Uefa.
Guai a dargli torto. Sciocchi noi a pensare che il generoso investimento effettuato per accaparrarsi il Gordinho avrebbe avuto maggior senso se fatto in difesa.
Mettetevi pure l’anima in pace. Lo ha detto anche il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini: “La Juventus è nettamente favorita e la Roma non è all’altezza”. Non vogliamo essere maliziosi e credere che tali affermazioni siano frutto del regalo che da Torino è stato fatto ai rosanero: 20 milioni per Amauri, 28enne futura riserva di Trezeguet, più Nocerino e Lanzafame. A pensar male si fa peccato e ci sforziamo di credere che la previsione d’alloro bianconero sia dettata solo da una profonda conoscenza della sfera calcistica. Con “Pierino” Poulsen e Mellberg, inoltre, la rosa bianconera non può non diventare qualitativamente superiore a quella giallorossa.
Mettetevi pure l’anima in pace. La Fiorentina non cederà Mutu, unico giocatore che si sarebbe rivelato in grado di elevare una mandria di brocchi, quella giallorossa, che ha centrato il secondo posto per due anni consecutivi “solo perché non c’era nessuno a competere”. Inoltre i viola si sono migliorati in ogni reparto, sono la regina indiscussa del mercato e, quindi, quei 16 punti di gap che ci sono stati l’anno scorso non vanno assolutamente tenuti in considerazione. Che saranno mai? Basta vincere sei partite in più…
Mettetevi pure l’anima in pace. L’Inter ci ha strappato un altro pezzo pregiato, ha piazzato in panchina “the special one” e quest’anno vincerà – e che nessuno si azzardi a proferir parola avversa – la Champions League. Noi dovremo accontentarci della miseria di un quarto di finale (però ditelo a bassa voce che in questa stagione, tra le magnifiche otto, la rappresentante italiana proveniva dalla capitale) e sperare che in Supercoppa le gambe dei corazzieri a strisce nerazzurre siano ancora imballate.
Ma stavolta il sarcasmo si smorza un po’, certi che realmente da Via Durini si parta ancora con una marcia in più…
Ma noi, però, l’anima in pace non ce la vogliamo mettere. Sarà perché quel secondo gradino del podio, frutto dei “miracoli” secondo alcuni, è giunto con l’apporto a mezzo servizio dei vari Totti, Perrotta, Taddei e Juan. Sarà perchè, forse forse, Riise acquistato a 5 milioni di euro vale molto più di tanti investimenti onerosi fatti da altri. Sarà perché siamo romani e per natura spavaldi. Ma noi, volenti o nolenti, dal 24 Agosto scenderemo in campo per vincere. Come sempre. Perché la Roma, in fondo, “non ha mai pianto e mai piangerà”. Perché “piange il debole”. E noi, che piaccia o no ai sofisti del calcio estivo e a costo di risultare antipatici, ci sentiamo maledettamente forti…