Frasi
* Scegliete la vita, scegliete un lavoro, scegliete una carriera, scegliete la famiglia, scegliete un maxitelevisore del cazzo, scegliete lavatrice, macchine, lettori cd e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita, scegliete un mutuo a interessi fissi, scegliete una prima casa, scegliete gli amici, scegliete una moda casual e le valigie in tinta, scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo, scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina, scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi, scegliete un futuro, scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho scelto di non scegliere la vita, ho scelto qualcos'altro, le ragioni? Non ci sono ragioni, chi ha bisogno di ragioni quando ha l'eroina? (Mark Renton)
Choose life; choose a job; choose a career; choose a family; choose a fucking big television, choose washing machines, cars, compact disk players and electrical tin openers; Choose good health, low cholesterol and dental insurance; choose fixed-interest mortgage repayments; choose a starter home; choose your friends; choose DIY and wondering who the fuck u are on sunday morning; choose sitting on the coach watching mind numbing, spirit-crushing game shows, stuffing junk food into your mouth; choose rotting away at the end of it all, pishing your last in amiserable home nothing more than an embarassement to the selfish, fucked-up brats you spawned to replace yourself; choose your future; choose life. But why would i want to do a thing like that? I chose not to choose life: I chose something else. And the reasons? There are no reasons. Who needs reasons when you've got heroin?
* Rinunciare alla roba, fase 1: preparazione. Per questa cosa ti serve: una stanza da cui non puoi uscire, musica distensiva, salsa di pomodoro dieci scatole; zuppa di funghi, otto scatole, da consumare fredda; gelato, vaniglia, una confezione grande; magnesia, latte di, una bottiglia; aspirina, collutorio, vitamine, acqua minerale, aranciata... pornografia. Un materasso, un secchio per l'urina, uno per le feci, uno per il vomito. Un televisore e una boccetta di Valium. Me la sono già procurata da mia madre che è nel suo modo domestico e socialmente accettabile una drogata anche lei. Ora sono pronto: mi ci vuole solo un'ultima dose per calmare i dolori, mentre il Valium fa effetto. (Mark Renton)
Relinquishing junk. Stage one, preparation. For this you will need one room which you will not leave. Soothing music. Tomato soup, ten tins of. Mushroom soup, eight tins of, for consumption cold. Ice cream, vanilla, one large tub of. Magnesia, milk of, one bottle. Paracetomal, mouthwash, vitamins. Mineral water, Lucozade, pornography. One mattress. One bucket for urine, one for feces and one for vomitus. One television and one bottle of Valium. Which I've already procured from my mother. Who is, in her own domestic and socially acceptable way also a drug addict. And now I'm ready. All I need is one final hit to soothe the pain while the Valium takes effect.
* Neanche si faceva di droga, si faceva di gente lui [Begbie]! Lo mandava fuori di testa, gli scatenava i sensi. (Mark Renton)
* E con questo Mark Renton si era innamorato. (Mark Renton) [Vedendo Dianne]
* Tu trovi che quest'approccio di solito funziona? O lasciami indovinare, non l'hai mai tentato prima. Infatti normalmente non fai approcci alle ragazze, ho ragione? La verità è che sei un ragazzo sensibile e calmo ma, se fossi pronta a correre il rischio, potrei scoprire il tuo lato nascosto: brillante, avventuroso, appassionato, tenero, leale, TAXI!, un po' cattivo e un po' pazzoide ma, ehi, non è questo che intriga noi ragazze? (Dianne)
* [Nel momento dell'orgasmo] Non mi sentivo così da quando Archie Gemmill ha segnato con l'Olanda nel '78. (Mark Renton)
* Ursula Andress! La quintessenza delle pupe di Bond! È quello che dicono tutti. L'incarnazione, giusto?, della sua superiorità su di noi. Bellissima, esotica, grande sensualità eppure, del tutto inaccessibile a chiunque a parte lui. Cagate! Insomma, ammettiamolo dico io: se si fa uno di Edimburgo si può fare tutti noi no?, cazzo! (Sick Boy)
* Personalità: è questo che permette a una relazione di durare a lungo... Come l'eroina: lei sì che ne ha di personalità. (Sick Boy)
* Prendevamo morfina, diacetylmorfina, ciclozina, codeina, temazepam, nitrazepam, fenobarbitale, amobarbitale, propoxyphene, metadone, nalbufina, petedina, pentazocina, buprenorfina, destromoramide, chlormetiazolo. Le strade schiumano di droghe contro il dolore e l'infelicità, noi le prendavamo tutte. Ci saremmo sparati la vitamina c se l'avessero dichiarata illegale. (Mark Renton)
* Così preparai la roba e lei si fece. Ma solo dopo di me. Non ci fu bisogno di dirlo. Beh almeno ora sapevamo chi era il padre. Quel giorno non morì solo la bambina. Qualcosa dentro Sick Boy si perse e non tornò più. A quanto pare non aveva una teoria per spiegare un momento come quello. E nemmeno io. La nostra sola risposta fu di continuare a mandare tutto a farsi fottere. Accumulare miseria su miseria, ammucchiarla in un cucchiaio e dissolverla con una goccia di bile. Poi spararla in una schifa di vena purulenta e ricominciare daccapo. Andare avanti, alzarsi, uscire, rapinare, rubare, fottere la gente spingendoci impazienti verso il giorno in cui tutto sarebbe andato storto. Perché non importa quanta roba rimedi, o quanto rubi: non ne hai mai abbastanza. Non importa quante volte esci per rubare o inculare la gente: hai sempre bisogno di ricominciare. (Mark Renton)
* Magari fossi finito dentro al posto di Spud! Eccomi là, circondato dalla mia famiglia e dai cosiddetti amici. Non mi ero mai sentito così solo, mai in tutta la vita. La pena era sospesa e stavo in questo programma: dipendenza sponsorizzata dallo stato. Tre dosi di metadone dolciastro al giorno invece della roba. Ma non basta mai. E in questo momento meno che mai. Le ho prese tutte e tre stamattina e ora mi aspettano diciotto ore per la prossima dose. Il sudore sulla schiena è come uno strato di congela. Devo andare a trovare Madre Superiora. Per una pera. Una pera cazzo! Per superare questa lunga giornata dura. (Mark Renton)
* Non mi ero sistemato troppo male e me ne stavo per i fatti miei, certo qualche volta pensavo ai ragazzi ma perlopiù non ne sentivo la mancanza, questa era la città del boom, dove nel caos qualunque idiota poteva arricchirsi, molti lo facevano. Mi piaceva il suono delle parole: guadagni, perdite, margini, subentrare, affittare, subaffittare, rateizzare... imbrogliare, fregare, spartirsi, scappare. Non esisteva quella cosa chiamata società, e anche se ci fosse stata, non ne facevo parte. Per la prima volta nella mia vita di adulto, ero quasi soddisfatto. (Mark Renton)
* Dianne aveva ragione: il mondo sta cambiando, la musica sta cambiando, le droghe stanno cambiando, perfino gli uomini e le donne stanno cambiando. Tra mille anni non ci saranno più maschi e femmine, solo segaioli. Per me va benissimo. Peccato che nessuno l'abbia detto a Begbie. [Riferendosi al fatto che Begbie non si stava accorgendo di avere effusioni con un travestito] Se volete il mio parere siamo eterosessuali per approssimazione, non per scelta. È solo una questione di chi ti tira. È solo una faccenda di estetica, non c'entra una mazza la moralità. (Mark Renton)
* Sì, la roba era buona. Mi ripromisi di farmene un'altra prima di arrivare a Londra, solo un'altra, in onore dei vecchi tempi. Solo per far incazzare Begbie. Era il suo incubo. Il traffico più rischioso di una vita di traffici rischiosi, messo in piedi da tre dei più inutili e inaffidabili sbandati della città. Sapevo cosa gli passava per la testa: al primo guaio a Londra ci avrebbe mollato subito. Non poteva fare diversamente. Se lo pizzicavano con una borsa piena di roba e in più con quella rapina a mano armata finiva dentro per quindici, vent'anni. Begbie era un duro, ma non tanto da non cagarsi sotto davanti a vent'anni di carcere. (Mark Renton)
* Questa doveva essere la mia ultima pera, ma cerchiamo di essere chiari: c'è ultima pera e ultima pera. Questa di che genere era? (Mark Renton)
* Mi sono giustificato con me stesso in tante maniere diverse, non era niente di che, solo un piccolo tradimento, o... i nostri rapporti erano cambiati, sapete cose così... ma ammettiamolo li avevo bidonati, i miei cosiddetti amici. Di Begbie non me ne fregava un cazzo, e Sick Boy avrebbe fatto lo stesso con me se c'avesse pensato per primo, di Spud beh, d'accordo per Spud mi dispiaceva, non aveva mai fatto del male a nessuno lui. Allora perché l'ho fatto? Potrei dare un milione di risposte tutte false. La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò, è l'ultima volta che faccio cose come questa, metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l'ora, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l'apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d'ufficio, bravo a golf, l'auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai. (Mark Renton)
* Prendete l'orgasmo più forte che avete provato. Moltiplicatelo per mille. Neanche allora ci siete vicini.(Mark Renton)
* La gente pensa che si tratti di miseria, disperazione, morte; merdate del genere che pure non vanno ignorate. Quello che la gente dimentica quanto sia piacevole... se no noi non lo faremo!! (Mark Renton)
Dialoghi
* [Dopo aver lanciato un bicchiere al pub, dal piano di sopra] Begbie: VA BENEEEE! Va bene, va bene! S'è beccata una bicchierata e nessuno esce di qui finché non scopriamo chi è stato!
Ragazzo: Chi cazzo sei tu?
Begbie: SIIIIIIIIIII! [Gli da un calcio nelle palle, scatenando così una rissa]
* Tommy: Non vi sentite orgogliosi di essere scozzesi?
Mark: È una merda essere scozzesi! Siamo il peggio del peggio, la feccia di questa cazzo di terra, i più disgraziati, miserabili, servili, patetici avanzi che siano mai stati cagati nella civiltà. Ci sono quelli che odiano gli inglesi, io no! sono solo delle mezze seghe! d'altra parte noi siamo stati colonizzati da mezze seghe, non troviamo neanche una cultura decente da cui farci colonizzare. Siamo governati da palle mosce! Noi siamo in una situazione di merda Tommy, e tutta l'aria fresca del mondo non potrà cambiare uno stracazzo di niente.
* Mark: Che c'è sul menù stasera signore?
Swanney: Il suo piatto preferito.
Mark: Eccellente!
Swanney: Il solito tavolo signore?
Mark: Ma certo grazie.
Swanney: Ah. Il Signore desidera pagare per caso in anticipo?
Mark: No, sul mio conto prego.
Swanney: Ah mi rincresce informarla signore che il suo credito ha raggiunto e superato il limite parecchio tempo fa.
Mark: Oh beh, in questo caso..
Swanney: Aah, denaro contante andrà benissimo. [Controllando l'autenticità della banconota da 20£] Non si è mai troppo cauti quando si ha a che fare con uno come lei vero signore..
Oh il signore gradisce un antipasto, una tartina magari?
Mark: No grazie, passerò direttamente ad un'iniezione in vena di droga pesante per favore.
Swanney: Come desidera signore, come desidera.
* Begbie: Senti io non sono un finocchio, fine del discorso! [Riferendosi all'incidente col travestito]
Mark: Ammettilo, poteva essere meraviglioso. [Begbie lancia la sua sigaretta a Mark, dopo di che lo prende sollevandolo per il collo]
Begbie: Apri bene quelle orecchie schifoso drogato di merda: uno scherzo è uno scherzo, tu dillo un'altra volta e ti affetto! È chiaro?