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Bob Marley

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2008 15:45
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02/07/2008 10:48

« Sono una persona libera perché non sono stato educato, altrimenti sarei stato uno schiavo anche io »




Robert Nesta "Bob" Marley (Sant'Ann Bay, 6 febbraio 1945 – Miami, 11 maggio 1981) è stato un cantautore, cantante e chitarrista giamaicano.

È considerato il più importante musicista reggae di sempre, ed ha avuto il merito di rendere popolare il genere fuori dalla Giamaica. Grazie alla sua opera, poco prima della morte fu insignito del prestigioso Jamaican Order of Merit. Molte delle sue canzoni parlano delle lotte dei poveri e degli emarginati dal potere.

La sua attività ha inizio nel 1964 suonando nella band The Wailers, dopo lo scioglimento della band avvenuto nel 1974 suona come Bob Marley and The Wailers assieme ad alcuni musicisti di sostegno.



Biografia

Le origini

Robert Nesta Marley nacque nel villaggio di Nine Mile nel Saint Ann Parish, in Giamaica, si presume nel 6 febbraio 1945, anche se non si è pienamente sicuri. Suo padre, Norval Sinclair Marley era un giamaicano bianco di discendenza inglese, nato nel 1895 da genitori originari del Sussex. Norval era un capitano della marina, oltre che un sovrintendente delle piantagioni, quando sposò Cedella Booker, all'epoca diciottenne Giamaicana di colore. Norval provvedeva al sostentamento economico della moglie e del figlio, sebbene li vedesse raramente, essendo spesso in viaggio. Bob aveva appena 10 anni quando il padre morì a causa di un infarto nel 1955, all'età di 60 anni.

Robert fu vittima di pregiudizi razziali da giovane, a causa delle sue origini razziali miste, ed affrontò la questione della sua identità razziale durante tutta la sua vita. Una volta disse:
« Io non ho pregiudizi contro me stesso. Mio padre era bianco e mia madre era nera. Mi chiamano mezza-casta, o qualcosa del genere. Ma io non parteggio per nessuno, né per l'uomo bianco né per l'uomo nero. Io sto dalla parte di Dio, colui che mi ha creato e che ha fatto in modo che io venissi generato sia dal nero che dal bianco. »


Bob e la madre si trasferirono, dopo la morte di Norval a Trenchtown, un sobborgo di Kingston, la capitale della Giamaica. Fu costretto ad imparare l'autodifesa, dato che fu vittima di ripetuti episodi di bullismo, causati sia dalla sua origine razziale, sia dalla sua bassa statura (era alto 163 cm). Riuscì quindi a guadagnarsi una reputazione a causa della sua forza fisica, che gli portò il soprannome di "Tuff Gong".



Esordi musicali

Marley divenne amico e fratello di Neville "Bunny" Livingston, (più tardi conosciuto come Bunny Wailer), la madre Cedella sposò il padre di Bunny, con cui iniziò a suonare. Bob lasciò la scuola all'età di 14 anni e cominciò a lavorare come apprendista del fabbro/saldatore locale. Nel loro tempo libero, Bob e Bunny suonavano con Joe Higgs, un cantante locale e devoto Rastafari, che viene riconosciuto da molti come mentore di Bob. Durante una jam session con Higgs e Livingston, Marley incontrò Peter McIntosh, più tardi conosciuto come Peter Tosh, il quale aveva ambizioni musicali simili.

Nel 1962, all'età di 16 anni, Bob registra i suoi primi due singoli, Judge Not e One Cup of Coffee, con il produttore musicale del luogo, Leslie Kong. Questi dischi, che furono rilasciati dall'etichetta Beverly's sotto lo pseudonimo di Bobby Martell, attirarono poco l'attenzione del mercato.

Nel 1963 Bob Marley, Bunny Livingston, Peter McIntosh, Junior Braithwaite, Beverley Kelso e Cherry Smith fondarono un gruppo ska e rocksteady chiamato "The Teenagers". Più tardi, il nome fu cambiato in "The Wailing Rudeboys", quindi in "The Wailing Wailers", e infine in "The Wailers". Nel 1966 Braithwaite, Kelso e Smith lasciarono la band al vero e proprio cuore del gruppo, formato da Bob Marley, Bunny Livingston e Peter McIntosh.



I primi successi

Marley divenne quindi il leader del gruppo, il cantante, e lo scrittore della maggior parte dei testi. La maggior parte dei primi lavori del gruppo, incluso il primo singolo Simmer Down, fu prodotto da Coxsone Dodd allo Studio One. Simmer Down raggiunse l'apice delle classifiche Giamaicane nel 1964 e i Wailers vennero proposti come miglior gruppo nazionale. Proseguirono con canzoni come "Soul Rebel" e "400 Years".

Nel 1966 Bob Marley sposa Rita Anderson Marley, (una componente delle I Threes,(Rita Marley, Marcia Griffiths e Judy Mowatt) coriste del gruppo). Da lei ha avuto tre dei suoi tredici figli (due adottati dalla precedente relazione di Rita, tre avuti con la stessa, e altri 8 con altre donne), tra i quali David, Ziggy Marley, Stephen Marley e Damian Marley che continuano la tradizione della musica del padre con la loro band, i Melody Makers. Dopo il matrimonio, la coppia si trasferisce per alcuni mesi nella residenza della madre di Bob a Wilmington, nel Delaware. Dopo essere tornato in Giamaica, Bob aderisce al movimento Rastafariano, e comincia a sfoggiare i suoi caratteristici dreadlock. Dopo un litigio con Dodd, Bob Marley e il resto del gruppo si uniscono alla band di Lee "Scratch" Perry, The Upsetters. Sebbene la collaborazione sia durata meno di un anno, molti ritengono che la produzione migliore dei Wailers si concentri in questo periodo. Marley e Perry si separarono dopo una disputa sui diritti di registrazione, ma rimasero amici e lavorarono ancora insieme.

Tra il 1968 e il 1972 Bob e Rita Marley, Peter McIntosh e Bunny Livingston produssero un re-cut di alcune vecchie canzoni per la JAD Records a Kingston e a Londra, nell'intento di esportare il sound dei Wailers. Più tardi, Livingston confessò che

"quelle canzoni non avrebbero mai dovuto essere pubblicate su un album... erano solo delle demo da fare ascoltare a delle case discografiche..."

Il primo album dei Wailers, Catch a Fire, fu rilasciato su scala mondiale nel 1973, riscuotendo successo. Fu seguito l'anno dopo da Burnin', che conteneva le canzoni "Get Up, Stand Up" ed "I Shot the Sheriff" di cui Eric Clapton produsse una cover, contribuendo ad elevare il profilo internazionale di Bob Marley.

I Wailers si sciolgono nel 1974, quando ognuno dei tre componenti fondamentali prova a continuare la propria carriera come solista. Le ragioni dello scioglimento affondano tuttora nel mistero. Qualcuno asserisce che ci fosse disaccordo tra Marley, Tosh e Livingston riguardo le performance, altri pensano semplicemente che Bunny Wailer e Peter Tosh preferissero a tal punto lavorare da solisti.

Successo solista e consacrazione internazionale [modifica]
La stella dedicata a Bob Marley sulla Walk of fame a Hollywood
La stella dedicata a Bob Marley sulla Walk of fame a Hollywood

Nonostante lo scioglimento, Bob Marley continuò a suonare sotto il nome di "Bob Marley & the Wailers". I nuovi componenti della band di sostegno erano i fratelli Carlton, Aston Barrett detto "Family Man" rispettivamente alla batteria e al basso, Junior Marvin e Al Anderson alla chitarra, Tyrone Downie e Earl "Wya" Lindo alle tastiere, Alvin "Seeco" Patterson alle percussioni. Le "I Threes" composte da Judy Mowatt, Marcia Griffiths e dalla moglie di Bob, Rita, all'accompagnamento vocale. Nel 1975 Bob Marley irrompe sul mercato internazionale con il suo primo storico singolo, "No Woman, No Cry", dall'album Natty Dread. Questo fu seguito dal successo del 1976, Rastaman Vibration, che rimase per ben quattro settimane nella top ten di Billboard Charts negli Stati Uniti.

Nel dicembre 1976, due giorni prima di "Smile Jamaica" un concerto organizzato dal primo ministro della Giamaica, Micheal Manley, allo scopo di alleggerire le tensioni tra i due gruppi politici in guerra, Bob, la moglie Rita e il loro manager Don Taylor subirono un attacco da parte di un gruppo armato composto da ignoti nella residenza di Bob. Taylor e Rita riportarono ferite gravi, che però furono curate completamente. Bob riportò solo delle ferite lievi al petto e al braccio. Si ritiene che tale attacco fosse stato causato da motivi politici, essendo visto il concerto come un modo di supportare il primo ministro Manley. Nonostante tutto, il concerto si tenne e Bob Marley si esibì come in programma. Quando gli fu chiesto perché avesse cantato quella sera egli rispose: "perché le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero... Come potrei farlo io?!"

Bob Marley si trasferì dalla Giamaica in Inghilterra nel 1976, dove registrò gli album Exodus e Kaya. Exodus rimase nelle classifiche inglesi per ben 56 settimane consecutive. Includeva singoli di spessore come "Exodus" (canzone che si basa su un solo accordo, il la minore), "Jamming", "One Love", "Three little birds" e "Waiting in Vain". In Inghilterra, Marley fu arrestato per possesso di piccole quantità di cannabis, mentre viaggiava verso Londra.

Nel luglio 1977 gli fu diagnosticato un melanoma maligno a un alluce a seguito di una partita di calcio, ma egli rifiutò le cure anche a causa della sua religione (Rastafarianesimo) secondo cui il corpo umano deve rimanere "integro".

Nel 1978 Bob Marley organizza un nuovo concerto politico in Giamaica, dal nome "One Love Peace Concert", sempre nel tentativo di arrestare l'ostilità tra i due partiti in guerra. Su espressa richiesta di Marley, i due leader rivali, Manley ed Edward Seaga si incontrarono sul palco e si diedero la mano.

Nel 1979 fu invece prodotto un album pregno di significati politici, "Survival", contenente canzoni come "Zimbabwe" "Africa Unite", "Wake Up and Live" e "Survival", che riportavano l'attenzione di Marley alle sofferenze dei popoli africani. Agli inizi del 1980 fu invitato alle celebrazioni del 17 aprile per la indipendenza dello Zimbabwe.

Nel 1980 il disco Uprising segna la fine della produzione di Bob Marley. Si tratta di un disco pregno di significato religioso, che contiene singoli come "Redemption Song" e "Forever Loving Jah". Ed è proprio in Redemption Song che Marley cantò:

Emancipate yourselves from mental slavery, no one but ourselves can free our minds...

Il cancro, nel frattempo, si estese dalla pelle dell'alluce destro al cervello, ai polmoni, al fegato, e allo stomaco. Dopo aver suonato in due concerti al Madison Square Garden e a Milano il 12 Luglio(Stadio S.Siro). Bob collassò mentre si recava al Central Park di New York per fare jogging. Il 23 settembre 1980 Bob tenne il suo ultimo concerto allo Stanley Theater a Pittsburgh. Dopo l'evento, Bob si reca a Monaco, in Germania, per un consulto medico dal dottor Josef Issels, specializzato nel trattamento di malattie in fase terminale. Purtroppo però il tumore è troppo esteso per essere curato.

Un ulteriore peggioramento si avverte nel volo di ritorno dalla Germania verso la Giamaica. Il volo viene quindi deviato in direzione di Miami, dove Bob viene ricoverato presso il Cedar of Lebanon Hospital, dove muore la mattina dell'11 maggio 1981. Le ultime parole di Bob furono rivolte al figlio Ziggy Marley: "Money can't buy life".

Bob Marley ricevette funerali di stato in Giamaica, con elementi combinati dei riti delle tradizioni dell'ortodossia etiopica e Rastafari. Fu sepolto in una cappella vicino al suo luogo di nascita, insieme alla sua Gibson Les Paul, il suo pallone da calcio, una pianta di marijuana, un anello che indossava ogni giorno, donatogli dal principe etiope Asfa Wossen e una Bibbia. Un mese dopo i funerali, fu riconosciuto a Bob Marley il Jamaican Order of Merit.



L'eredità

Nel 1985 viene rilasciato un album postumo dal titolo Confrontation, che contiene canzoni e materiale registrato durante la vita del cantante, che comprende la celebre Buffalo Soldier.

Nel 2001 Bob Marley è stato insignito del premio Grammy alla carriera. Sempre del 2001 è il documentario Rebel Music, che ripercorre la sua vita.

Nell'estate del 2006 la città di New York ha nominato una porzione di Church Avenue che va da Ramsen Avenue alla novantottesima strada, nell'East Flatbush di Brooklyn, Bob Marley Boulevard.

Bob Marley è considerato dal suo popolo una guida spirituale e ogni 6 febbraio in Giamaica vi è una festa nazionale in suo onore.

Un'eccellente fonte di informazioni su Bob Marley come uomo, sulla sua religione, la sua musica e il movimento legato a lui si trova nel libro di Timothy White, titolo originale: Catch a Fire, in italiano: Bob Marley.



Discografia

* Judge Not (1962) (Singolo)
* One Cup Of Coffee (1962) (Singolo)
* Simmer Down (1964) (Singolo)
* Catch a Fire (1973)
o "Concrete Jungle"
o "Get up, stand up"
o "Midnight Ravers"
o "Stir It Up"
* African Herbsman (1973)
o "Small Axe"
o "Trench Town Rock"
* Burnin' (1973)
o "Get Up, Stand Up"
o "I Shot the Sheriff"
* Natty Dread (1974)
o "Natty Dread"
o "No Woman, No Cry"
o "Revolution"
* Live! (1975)
o "No Woman, No Cry" (la famosa versione dal vivo)
* Rastaman Vibration (1976)
o War
o "Positive Vibration"
* Exodus (1977)
o "Exodus"
o "Jamming"
o "One Love / People Get Ready"
o "Three Little Birds"
o "Waiting in Vain"
* Kaya (1978)
o "Is This Love"
o "Kaya"
o "Satisfy My Soul"
* Babylon by Bus (1978)
* Survival (1979)
o "So Much Trouble In The World"
o "Zimbabwe"
o "Top Rankin'"
o "Babylon System"
o "Survival"
o "Africa Unite"
o "One Drop"
o "Ride Natty Ride"
o "Ambush In The Night"
o "Wake Up And Live"
* Uprising (1980)
o "Could You Be Loved"
o "Redemption Song"
* Chances Are (1981)
o "Reggae On Broadway" (singolo precedente su etichetta CBS)
* Confrontation (1983)
o "Buffalo Soldier"
* Legend (1984)
o Dreams of freedom (1997)



Bibliografia

* Timothy White. Bob Marley. Una vita di fuoco. Feltrinelli, 2002. ISBN 9788807816796.
* Alberto Castelli, Maria Carla Gullotta. Africa Unite. Il sogno di Bob Marley. Arcana, 2005. ISBN 9788879663977.




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[Modificato da CuCs 02/07/2008 10:51]



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Red wine



Red, red wine
Go to my head
Makes me forget that I
Still need her so

Red, red wine
It's up to you
All I can do, I've done
Memories won't go
Memories won't go

I'd have sworn
That with time
Thoughts of you
Would leave my head
I was wrong
Now I find
Just one thing makes me forget

Red, red wine
Stay close to me
Don't let me be alone
It's tearin' apart
My blue, blue heart

I'd have sworn
That with time
Thoughts of her
Would leave my head
I was wrong
And I find
Just one thing makes me forget

Red, red wine
Stay close to me
Don't let me be alone
It's tearin' apart
My blue, blue heart

Red red wine you make me feel so fine
You keep me rocking all of the time
Red red wine you make me feel so grand
I feel a million dollars when your just in my hand
Red red wine you make me feel so sad
Any time I see you go it make me feel bad
Red red wine you make me feel so fine
Monkey pack him rizla pon the sweet dep line
Red red wine you give me whole heap of zing
Whole heap of zing mek me do me own thing
Red red wine you really know how fi love
Your kind of loving like a blessing from above
Red red wine I love you right from the start
Right from the start with all of my heart
Red red wine in a 80's style
Red red wine in a modern beat style, yeah

Give me little time, help me clear up me mind
Give me little time, help me clear up me mind
Give me Red wine because it make me feel fine
Mek me feel fine all of the time
Red red wine you make me feel so fine
Monkey pack him rizla on the sweet dep line
The line broke, the monkey get choke
Burn bad ganja pon him little rowing boat

Red red wine I'm gonna hold on to you
Hold on to you cause I know you love true
Red red wine I'm gonna love you till I die
Love you till I die and that's no lie
Red red wine can't get you out my mind
Where ever you maybe I'll surely find
I'll surely find, make no fuss just stick with us.

Give me little time, help me clear up me mind
Give me little time, help me clear up me mind
Give me Red wine because it make me feel fine
Mek me feel fine all of the time
Red red wine you make me feel so fine
Monkey pack him rizla on the sweet dep line
The line broke, the monkey get choke
Burn bad ganja pon him little rowing boat

Red red wine you really know how fi love
Your kind of loving like a blessing from above
Red red wine I love you right from the start
Right from the start with all of my heart
Red red wine you give me whole heap of zing
Whole heap of zing mek me do me own thing
Red red wine in a 80's style
Red red wine in a modern beat style, yeah.



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